domenica 15 giugno 2008

SAMIZDAT n°22 (ovvero La colazione del Presidente)

Canella ha mescolato le carte, 
HB ha versato 
due dita di liquore 
nei nostri bicchieri assetati 
mentre la nottata scorreva come un treno lungo un 
binario morto. 


Sei particolarmente silenzioso, questa sera” 
ha detto Canella. 


Non ho digerito 
la colazione,
” 
ho risposto tirando su 
una coppia di Jack e di Donne. 


Avevi giurato di smetterla con 
certe cose
” ha detto HB. 


Lo so, ma a volte 
il mattino si presenta con un sorriso degno 
del miglior bluff, 
proprio quando non riesci a fare a meno di 
andare a guardare. 


Lo dirò molto semplicemente: 


parlare di sentimenti per qualche minuto, 
con la bocca piena 
di latte e cereali 
è un po’ come un presidente che 
dichiari guerra dalla 
vasca da bagno. 

le parole sono 
briciole sulla tovaglia 
e lì rimarranno finché 
la tovaglia non verrà battuta fuori 
dalla finestra, come un presidente che tolga il tappo 
accorgendosi di aver commesso 
una cazzata. 

l’acqua sporca scivola giù 
per lo scarico 
e l’amore naturalmente 
finisce. 
come il barattolo di caffè che tieni 
nella credenza 
e che credevi sarebbe 
durato chissà quanto. 

sarà forse una mia congettura, ma 
non c’è posto per molto amore in una 
bocca già piena 
e quello che ti servirebbe 
non lo troverai certo 
nella tazza. 

dovresti metterti a fare 
il Presidente 

le ho detto 

alla Despar ce l’abbiamo già 
un presidente
 
mi ha risposto, 
cazzo stai 
dicendo?!
 

proprio una bella 
colazione.

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