sabato 4 aprile 2009

MongoXXX - Factor

Ieri sera ho guardato X-Factor. 

Bere troppo durante e dopo cena , e avere a fianco una donna dalla temperatura di un termosifone a Gennaio, può portarti a concessioni che mai avresti immaginato. 

Così eccomi lì, stravaccato sul divano color sangue rappreso ad ascoltare il figlio dei Pooh introdurre i concorrenti... 

Gli sconosciuti - per principio - mi mettono all'erta come un cecchino nella giungla, anche quando c'è una certa distanza tra me e loro e tale distanza è protetta da uno schermo a 32 pollici e da una coscienza annebbiata dalla grappa... 

La donna al mio fianco segue tutto con distaccata eppure partecipe attenzione. Io fumo una sigaretta dopo l'altra, abbassando il volume per colpa dei continui applausi e perché il figlio dei Pooh dev'essere convinto che solo urlando si può coprire la distanza tra noi e loro... 

Mi rianimo un istante all'apparizione di Piero Pelù. 

"Sua zia era nella commisione dei miei esami di maturità," dico alla donna al mio fianco che fuma ma non beve e forse per questo non ho ancora sposato, "Latino e greco. Ricordo una sua chiacchierata con un altro membro della commissione...Tutta la famiglia era preoccupata per l'avvenire del giovanissimo Piero...

La donna al mio fianco fa di sì con la testa un paio di volte. 
E' passato un secolo, forse l'aneddoto ha perso smalto. 
Come Pelù. 
Penso che forse potrei aggrapparmi al seno della donna al mio fianco (una quarta portata con nonchalance) come se mi trovassi su un pullman che sta per precipitare in un dirupo... 

I concorrenti cominciano a sfilare uno dopo l'altro... 
La donna al mio fianco si mette un po' più comoda e alza il volume... 

Sono di gusti musicali un po' difficili, e come tutti quelli che hanno gusti musicali un po' difficili tendo anch'io ad una certa intransigenza che spesso ti porta a non apprezzare appieno ciò che stai ascoltando... 

Oltretutto, la maggior parte degli artisti che amo di più sono già morti. 
La mia collezione di dischi sembra un cimitero musicale. 
Per questo ho paura che qualche concorrente possa piacermi sul serio. 
Ma alla donna al mio fianco non dico nulla. 

I concorrenti si esibiscono uno dopo l'altro... 

Scopro che sono previste due manches e quindi due esibizioni a testa. 
Non so se la grappa durerà abbastanza. 

La donna al mio fianco, i concorrenti li conosce già. 
Cerca di rendermi partecipe della cosa, dandomi il suo punto di vista su ognuno. 
Faccio di sì con la testa un paio di volte per ciascun concorrente. 
Sono puerile e vendicativo, lo so, specie quando le mie tubature sono otturate da giorni. 

Lo spettacolo procede come un vecchio treno accelerato. 
Non fosse per le urla e per i continui applausi, non sarebbe neanche male. 
Lo dice uno che a suo tempo è stato costretto ad assistere a Holiday On Ice dal vivo rimpiangendo la naja e i campi marcianti sotto il diluvio... 

Quando tutto finisce, la donna al mio fianco si accende una sigaretta, abbassa il volume quasi a zero e si sporge all'indietro per farsi baciare. 

"Beh, allora," dice, "Come ti è sembrato?

"Il ciccione con gli occhiali è insopportabile," ho risposto, "Le voci stridule mi fanno venire in mente scarpe troppo strette e cortili di scuole elementari...Due delle esperienze peggiori che si possano sperimentare nell'arco di una vita media...

"A volte sei strano," ha ammessso la donna al mio fianco stendendomi le gambe addosso. 

"Lo so, lo diceva anche la mia prima ex moglie

"Non ti è piaciuto proprio niente?

"Mi è piaciuto che sia finito" ho risposto, "Ma a parte le battute, i Bastardi mi hanno divertito. Grezzi quel tanto che basta per far apparire gli altri qualcosa di già vecchio...Ma la migliore in assoluto è la rossa...

"Noemi" ha certificato la donna al mio fianco. 

"La voce più bella che ho sentito là dentro" ho detto io, "Spero solo che duri il più a lungo possibile...

La donna al mio fianco ha sorriso. "Lo dici perché ti piace, e non mi riferisco solo alla voce. Ma vedrai che arriverà fino alla finale...

Ho guardato la mia collezione di dischi. 
Mi sono acceso un'altra sigaretta. 
Speriamo bene...

venerdì 9 gennaio 2009

La vicina di casa

Scrivo questo post 'in tempo reale' sull'argomento in questione. 

Due minuti fa, la mia vicina di casa ha suonato il mio campanello (cosa che odio, preferisco coloro che bussano, soprattutto perché se non mi va di aprire posso dire di non aver sentito) 

La mia vicina di casa in realtà abita al piano di sopra in una piccola e confortevole mansarda con tanto di caminetto e cesso col tetto spiovente. 

E' separata o divorziata, non so bene, ancora non gliel'ho chiesto, anche se potrei farlo visto che in questo istante è seduta sul mio divano con indosso una specie di vestaglia aperta appena sopra il ginocchio... 

E' la prima volta che entra qui dentro. 
Le ho chiesto se le andasse di bere un caffè, ma pare che l'abbia già bevuto a casa sua. 
Io ho finito adesso il mio, mi sono acceso una sigaretta e sto aspettando di conoscere il motivo di questa visita... 

(In questo preciso momento - ore 09.44 - sta leggendo il retro copertina del libro che si trova sul tavolino qui in salotto, una raccolta di racconti di J.Ritchie) 

La mia vicina di casa, che in realtà abita al piano di sopra in una mansarda e ha una specie di vestaglia aperta sopra il ginocchio, è quella che si potrebbe definire 'una bella donna'. 

A parer mio, una sana dose di trucco renderebbe il concetto sicuramente più veritiero, ma sono le 09.47 e non posso pretendere Ava Gardner nel mio salotto che ammicca seduta sul mio divano con una specie di vestaglia aperta sopra il ginocchio mentre legge il retro-copertina di un mio libro... 

Ha posato il libro...Bene. 
Sta osservando i miei capelli, adesso. 
Dall'espressione si direbbe che non le piacciano. 
E' probabile che dipenda dal fatto che sono un po' lunghi, avrei proprio bisogno di un barbiere, ma non ce ne sono, qui nel mio salotto... 

"Dovrei tagliargli, lo so, " le dico, "Ma con questo freddo sto rimandando di giorno in giorno...

"In un uomo, i capelli mi piacciono corti," sta dicendo, "E' una questione di ordine, e di pulizia". 

In effetti, gli uomini che ho visto salire da lei (spiati attraverso lo spioncino) tendono ad uniformarsi tutti: capello corto, spalle larghe e nessuna traccia d'anima visibile. 

Ma il punto non è questo. 
Il punto è: sono le 09.55 e ancora non so cosa voglia. 

Di certo si sta domandando perché io stia qui a battere sulla tastiera del pc a quest'ora del mattino. Non può sapere che sto parlando di lei, perché il divano è distante dal tavolo dietro il quale mi trovo, e poi sembra essersi messa comoda, tanto che la vestaglia si è aperta appena un altro po' scavalcando il ginocchio fin quasi a metà coscia... 

Mi sono quasi pentito, di averla fatta entrare. 
Non so bene perché l'abbia fatto, forse è stata la sorpresa. 
Eppure io detesto, le sorprese. 
La carta-regalo mi terrorizza. 

Sono le 10.02 e vorrei che se ne andasse. 
Molti di voi ne approfitterebbero, lo so. 
La mia vicina di casa, che abita al piano di sopra in una mansarda e siede sul mio divano con indosso una vestaglia aperta a metà coscia, ha un bel seno abbondante e due occhi in grado d'incantare i serpenti... 


Sono le 10.08 e la mia vicina si casa si è appena alzata dal divano. 
Dice che la puzza (la chama proprio così) di fumo è insopportabile. 
Bisognerebbe aprire una finestra, far circolare un po' d'aria, forse non ne sono al corrente? 


Ne sono al corrente, invece. Come del fatto che siamo sottozero e che se apro quella finestra finisco assiderato. 
La mia vicina di casa non si scompone. 
La vestaglia l'è ricaduta addosso e ora sfiora il pavimento come una cosa triste e morta. 


Dice che in fondo non sono affari suoi. 
Posso pure tenermi tutto il fumo che voglio, addosso e nella stanza. 
Credo abbia ragione. 
Sono le 10.15 e la vedo avviarsi verso la porta. 


Non mi alzo. 
La sento dire che ho una bella casa. 
Le piace soprattutto la cucina. E' una cucina molto grande. 
Non sa bene perché sia venuta qui. E perché proprio stamattina. 


"Sarà stato un impulso," le dico, "Vivo qui da oltre 2 anni. Prima o poi doveva accadere


La mia vicina di casa sta aprendo la porta. 
Io sono ancora qui davanti al monitor, infatti sto scrivendo e sono le 10.19 e non ho nessuna intenzione di accompagnarla fuori. 
Sono un pessimo ospite. 


"Sono un pessimo ospite, lo so," le dico, mentre sento aprirsi la porta, "Certe cose non cambiano mai

"Eri anche un pessimo marito," mi dice, "Eppure continuo a volerti bene lo stesso. Hai ragione. Certe cose non cambiano mai". 

Sono le 10.21
La porta si è chiusa. 
La prossima volta spero di avere qualcosa di più allegro, da raccontarvi.

lunedì 20 ottobre 2008

Il matrimonio della carne (parte decima)

Il mio macellaio - Alois - lui prima di fare il macellaio ha svolto svariati mestieri.


"Il più curioso," mi ha confessato una volta,"E' stato quello di ventriloquo. L'ho fatto per un par d'anni, sai?"


In effetti non lo sapevo. Ignoravo questa sua capacità che ai miei occhi ha sempre avuto un che di diabolico.


"Nel mio caso, di diabolico non c'era nulla" mi ha giurato, "Ma lo spettacolo funzionava alla grande. Io e il mio pupazzo andavamo davvero forte"


Gli ho confessato che i pupazzi dei ventriloqui mi hanno sempre fatto un'impressione sinistra. E' per via degli occhi, è soprattutto per quelli. Non rivelano la presenza di alcuna anima.


"S'è per questo," ha detto Alois, tranciando di netto le zampe di un capretto, "Anche la bocca non scherza. Hai presente quella smorfia vagamente atteggiata ad un ghigno? Beh, il mio pupazzo possedeva il ghigno più sinistro che riesci a immaginare..."

"Ok, ma di che genere di spettacolo si trattava? Le solite battute? Il botta e risposta e-"

"No" mi ha interrotto subito, "Niente del genere. Il mio pupazzo dialogava con me e io con lui ma di risate se ne sentivano ben poche, perché erano soprattutto i misteri ad interessarci"

"Che genere di misteri?" ho domandato.

"I misteri sono di un solo genere" ha detto Alois,"Non dirmi che non lo sai..."


Ho dovuto ammettere che la cosa mi sfuggiva. Un po' come le zampe del capretto, staccate dal resto del corpo come inutili ammenicoli senza più alcun senso.


"I misteri non sono altro che un unico, enorme, articolato disegno" mi ha spiegato il mio macellaio, "Ogni singolo mistero è solo parte di qualcosa di più grande,talmente grande da risultare incomprensibile in una sola volta. Voglio dire: devi procedere un passo alla volta, una fermata dopo l'altra, come una specie di via crucis...Hai presente Rennes-Le-Chateau?"


A questo punto sono sbiancato. Le mie mani hanno artigliato il bordo del banco e la mia bocca ha cercato un po' d'ossigeno, giusto il minimo indispensabile per continuare a tirare avanti ancora qualche minuto. E' stato allora che ho fatto il nome di Canella.


"Questo Canella è uno dei frequentatori del forum di cui mi hai parlato?" mi ha chiesto.


Ho fatto di sì con la testa.Ho rimesso insieme i pensieri e in poche parole gli ho raccontato del nostro Voyager e di ciò che rappresenta.


"Beh," ha detto Alois, "Questo Canella mi pare molto in gamba. Mi sembra che abbia colto nel segno".

"HB ed io abbiamo messo insieme alcuni pezzi del disegno di cui parli..."


"Avete fatto bene, ma dovete fare attenzione. Sono cose da maneggiare con cura. Cose che possono stordire e disorientare. Cose che molti potrebbero non capire. O per le quali non essere ancora pronti. Sai," ha detto Alois, "E' per questo che ho smesso di fare il ventriloquo. Io e il mio pupazzo cominciavamo ad essere, come dire...scomodi. Malvisti. In fondo credo che avessimo cominciato anche a fare un po' paura. Sai, quando dici certe cose e quelle cose finiscono con l'avere un senso - un senso che inquieta - la gente non è più così ben disposta nei tuoi confronti"

"Sì," ho detto io, "Questo lo capisco. In parte me ne sono già accorto"


Alois ha sorriso alla sua maniera. Ha gettato le parti inutili del capretto da qualche parte ai suoi piedi e si è ripulito del sangue.


"Che fine ha fatto il tuo pupazzo?" gli ho chiesto,"Lo conservi ancora?"

"Ah già, non te l'ho detto: non si trattava affatto di un pupazzo"

"Ah noooo?!"

"No, in realtà si trattava di un nano mio amico. Si sedeva sulle mie ginocchia e il gioco era fatto. E credimi, nessuno conosceva più misteri di lui".

"Un nano..."

"Già," ha detto Alois sorridendo, "E tu lo sai cosa si dice dei nani, no?"


Certo che lo so. Ma non è quello a cui state pensando.

Il matrimonio della carne (parte nona)

Alois - il mio macellaio - lui mette il proprio lavoro tra le 5 cose più importanti della sua vita.


"Precisamente al 3° posto" ha specificato una volta.


Non ho domandato da cosa fossero occupate le prime due piazze, anche se una vaga idea me la sono fatta.


"Molti ti considerano un assassino, questo lo sai, vero?" gli ho detto.


Alois ha annuito. Lo ha fatto in maniera quasi solenne, come se si trattasse di una specie di saluto militare. Qualcosa di sacro e al tempo stesso di assolutamente ordinario.


"Immagino che a volte non sia facile," ho continuato, "Voglio dire, quando dici alle persone il mestiere che fai c'è sempre il rischio che qualcuno la prenda a male..."


"Molti pensano che un macellaio debba essere per forza un ignorante," ha detto Alois, battendo della carne con uno stile che mi ricorda Keith Moon, "Immagino che in certi casi sia vero. Per altri, poi, devi essere sicuramente un violento, altrimenti non staresti lì a tagliare, smembrare, dissanguare e tutto il resto...Ma un assassino...", ha alzato le spalle, "...Un assassino mi pare un po' troppo, se l'intendiamo dal punto di vista morale...Tecnicamente sì, ma per il resto...Mi sa che quelli esagerano..."


Lui quella parola non la pronuncia. Dice 'quelli', ma è sottinteso a chi si riferisca.


"Certo però che a rifletterci..."


"Cosa?" ho chiesto.


"Forse, in proporzione, ne ho ammazzati più io della Natura..."


"E questo come ti fa sentire?"


Alois ha fatto una smorfia. "Come uno che ha fatto il proprio lavoro"


Questa frase mi ha ricordato eventi storici passati sui quali ho preferito soprassedere. Il mio macellaio, in fondo, è una gran brava persona. Sa ascoltare, se può farvi un favore non si tira indietro, e non l'ho mai visto uccidere un animale senza prima assicurargli che un giorno si sarebbero rivisti in un mondo migliore.


Uno dei grembiali preferiti di Alois recita: "O io o loro", ma è solo una battuta, s'intende. Il mio macellaio prende molto seriamente ciò che fa.


"E quelli qui dentro non ci mettono piede," mi ha detto, "Perciò, come vedi, ognuno di noi se ne resta sulle sue posizioni e nella rispettiva porzione di campo. Perché tanto casino, allora?"


Gli ho confessato che dal mio punto di vista somiglia un po' ad un gioco a squadre: con la differenza che le nostre tattiche sono molto più semplici.


"Allora vinciamo noi" ha detto Alois.


"Probabile," ho risposto, "Ma loro - i vegetariani - non si daranno per vinti tanto facilmente"


Il mio macellaio ha sorriso. Sul banco, una testa d'agnello sembrava fare la stessa cosa. Per un istante mi sono sembrati complici.


"In un modo o nell'altro, tutti noi introduciamo carne nel nostro corpo," ha detto Alois, "La sola differenza è che in certi casi è morta".


Ho fissato quella testa d'agnello con la bocca aperta e quella specie di sorriso in mostra. Per un istante è sembrata dirmi la stessa cosa.


"Tu credi che gli animali possiedano un'anima?" ho domandato.


"Non lo so," ha risposto il mio macellaio, "Ma so per certo che molti di loro conducono una vita infelice."


E detto questo si è slacciato il grembiale, ci si è pulito le mani, da sotto il banco ne ha tirato fuori un altro indossandolo in pochi istanti.


"Tu non credi che possa essere vero?" mi ha chiesto indicandolo con un dito.


Il grembiale diceva: "Non spaventatevi: è solo semplice eutanasia"


E la testa d'agnello continuava a sorridere come se fossero arrivate le feste...

Il matrimonio della carne (parte ottava)

Alois - il mio macellaio - ha sbirciato l'universo di SZ ieri per la prima volta.

La sua prosperosa cassiera è venuta al lavoro portandosi appresso il computer portatile, così ne abbiamo approfittato per una mezz'ora.

Siamo andati nel suo ufficio sul retro, ci siamo collegati, è apparsa la schermata di benvenuto con il regolamento, le faq di Berlino e tutto il resto.

Alois ha sorriso. 

"Quasi quasi," gli ho detto, "Potresti iscriverti. Cosa ne pensi?"


Il mio macellaio mi ha fatto segno di proseguire, come dire: non è ancora il momento, non sono ancora pronto e non so se mai lo sarò (Alois sa essere molto espressivo anche con una sola occhiata).

L'ho portato un po' in giro.
Gli ho mostrato il topic delle presentazioni (gli è piaciuta l'idea, un po' meno il fatto che una volta fatte le presentazioni qualcuno insisteva a fermarsi là dov'era)

"E' come se qualcuno suonasse alla mia porta, io gli aprissi e quello se ne rimanesse sullo zerbino" ha detto, "O entri e ti accomodi, oppure fuori dai coglioni" (Alois sa essere molto preciso e diretto nelle sue intenzioni)

L'ho portato in giro un altro po'.
Gli ho mostrato il topic del sondaggio tette vs culi (gli è piaciuto molto, e quando stavo per domandargli cosa avrebbe votato mi è venuta in mente la sua cassiera e ho lasciato perdere)

Abbiamo proseguito oltre.
Gli ho mostrato il topic dell'utente dopo di me (gli è piaciuto, il botta e risposta è una cosa simpatica - ha detto - forse ci sarei portato anch'io, anche se dopo un po' mi sembrerebbe una pratica vagamente masturbatoria. Non ho voluto approfondire...)

Siamo andati ancora avanti.
Gli ho mostrato il topic di Jesus Christ Superzeta e quello di Bollywood Superzeta (si è messo a ridere in quel suo tono gutturale, una specie di Mark Lanegan con la raucedine)

"Questi due mi piacciono," ha detto,riferendosi a Danny e Donegal, "Anche quell'altro, com'è che si chiama?"

"Pizellonio" ho risposto

"Forti" ha detto il mio macellaio, "Perché non sono mai banali. Tu ed io non siamo così. Noi, spesso, abbiamo delle battute d'arresto paurose, te ne sei mai reso conto? Soprattutto tu, senza offesa. Sarà mica l'età che avanza?"

"Non mi risulta che siamo vecchi" gli ho detto, "E comunque io ho 2 anni meno di te, se l'avessi dimenticato. Il tuo rincoglionimento è molto più avanzato,Al".

Il mio macellaio non ha risposto.
Tra l'altro non aveva nemmeno gli attrezzi del mestiere a portata di mano. 
Quando c'ho pensato mi sono sentito rinfrancato. Ok l'amicizia, ma non si può mai sapere...


Siamo andati ancora avanti.
Qualche foto porno, qualche discussione, un po' di trailers.
L'osservavo mentre leggeva. Sembrava un bambino. Per lui era tutto nuovo.
Ha fatto apprezzamenti su Ortheus, CianBellano e sulla Pimpi.


"La Pimpi è la nostra moderatrice" gli ho spiegato.

"Sarebbe a dire?"

"Se rompi i coglioni ti butta fuori"

"Dovrebbero reclutare la mia ex moglie" ha detto, "Quella ti butta fuori anche solo se cambia il tempo".

"Ma così sarebbe esagerato" ho detto io.

"Spiegalo al suo avvocato" mi ha risposto.


L'ho portato ancora un po' in giro.
Gli ho mostrato il topic del nostro Voyager.
Lo ha divorato.
Gli ho detto che per me è il miglior topic apparso quest'anno.


"Rennes-Le-Chateau..." ha mormorato, "Te ne ho parlato anch'io di recente, o mi sbaglio?"

"Sì, in effetti è una cosa che fa riflettere


Quando abbiamo terminato il giro su Voyager, il mio macellaio stava ancora parlando di Canella e HB e per un attimo ho pensato che non sarebbe più tornato al lavoro se non nel pomeriggio.


"Ho capito che ti piacciono, l'ho capito," gli ho detto, "Alla prima occasione glielo riferirò, promesso. Ma adesso, visto che non abbiamo più molto tempo, c'è un altro luogo che voglio mostrarti


E' così che siamo entrati qui dentro.
Nel mondo di Silvia79.


Alois mi ha guardato senza dire nulla.


"Beh, che succede?" ho chiesto.

Il mio macellaio sembrava in trance. "Qui cosa succede?"

"Niente" ho risposto, "Niente di male. Silvia79 ci mostra i suoi piedi"

"E per quale motivo?"

"Beh, in un certo senso non ci dev'essere per forza un motivo. E' un modo di comunicare, no? Un modo di dare parte di sè agli altri e condividerlo tutti insieme"


Il mio macellaio ha annuito.


"Se vogliamo," ho continuato, "A suo modo è un po' una forma d'arte,no? Transavanguardia, o qualcosa del genere. Hai presente John Cage che sale sul palco, mangia una mela e se ne va? Una provocazione. Ma innocua, ti pare?"


Il mio macellaio ha annuito un'altra volta.


"Non mi sembri molto convinto..." ho detto.

"Il problema non è la convinzione," ha detto Alois, "Questa ragazza ha coraggio..."

"Sicuramente. Ma la questione qual è, scusa?"


Il mio macellaio non ha detto nulla.
Si è alzato ed è tornato in negozio.
L'ho seguito, ma non riuscivo a capire.


"C'è qualcosa che ti frulla per la testa, non è così?" ho chiesto.


Alois mi ha guardato, mentre maneggiava un batticarne del peso approsimativo di 2kg.


"Quei piedi..." ha detto.

"See?"

"Tu credi che un giorno li lascerà alla scienza, oppure..."

Il matrimonio della carne (parte settima)

Alois - il mio macellaio - lui di religione sa poco e niente, giusto qualche rimasuglio del catechismo seguito da bambino e non ancora digerito. 


Ha sentito parlare di Buddha, naturalmente, così come di Visnu, Ra, Allah e tutto il consorzio assortito, ma nella sua mente sono perlopiù nomi che si accavallano senza senso come cavalli zoppi impegnati in un'orgia. 


"Ma tu credi, in Dio?" gli ho domandato una volta. 


"Non so proprio cosa dirti," mi ha risposto, "Faccio fatica a collegare qualunque figura ad una religione qualsiasi...Mi sembra una campagna elettorale...


Il mio macellaio separa la fede da qualunque Chiesa nello stesso modo in cui seziona un quarto di bue. Non so se crede nell'esistenza dell'anima, ma di sicuro possiede una fede tutta sua. 


"Se devo essere onesto," ti dice, "Mi piglio Cristo e tutto il pacchetto giusto perché è l'offerta più vicina...Magari gli altri ti propongono la Salvezza ad un miglior prezzo, ma che vuoi che ti dica...In fondo sono pigro e tutto quello che mi resta da fare è aspettare...Certo, nei momenti di bisogno un aiuto lo chiedo, non mi costa niente, anche se riconosco ch'è un po' una mossa sporca, da parte mia...


Qualche settimana fa, in negozio, è entrata una sua amica. 
Gli ha portato una scatolina piena di bastoncini d'incenso, poi è uscita senza aver comprato nulla. 


Alois mi ha spiegato ch'è vegetariana. 
Mangiare carne è un peccato che rovina il suo karma. 
Uccidere animali è un'offesa che il suo karma sconterebbe solo in centinaia di anni attraverso terribili ed umilianti reincarnazioni. 
Il suo karma è più pulito della sua fedina penale. 


"E' una seguace di Sai Baba," mi ha detto, "Ogni anno va in India e ci resta almeno tre mesi. Dice che laggiù la gente è molto meno schizzata di noi,


"Sarà per via della diarrea" ho detto io. 


Alois ha tranciato un pezzo di carne non meglio identificata e il sangue è colato in un secchio ai suoi piedi, senza nemmeno bagnare il pavimento. Roba d'alta scuola... 


"Può essere per quello o per qualcos'altro, non lo so, ma di certo è molto rigorosa nelle sue convinzioni religiose. Dice che laggiù c'è anche un tempio infestato di topi e che quel tempio è più sacro di qualunque nostra chiesa o basilica...Immagino che ognuno tifi per la propria squadra, ecco perché dice certe cose...


"Ed è una tua buona amica?" gli ho domandato. 


"Buonissima" mi ha risposto, "Ci conosciamo da vent'anni e a parte frequentare spiagge per nudisti non l'ho mai vista fare niente di strano...Anche se 'sta storia di Sai Baba, a volte, tende ad essere un po' pesante...


"Cosa vuoi dire?


"Mi ha mostrato delle foto: io c'ho visto solo un capellone in tunica arancione. Lei sostiene che quell'uomo sia più, di un semplice uomo. Dice che compia miracoli e che sappia leggere nel cuore delle persone come tu ed io sappiamo consultare l'elenco telefonico...


"E poi c'è la faccenda del karma...


Alois ha cominciato a disossare la bestia con la precisione di un chirurgo che stia operando il proprio figlio. "Già, il karma..." ha confermato, "Quella roba lì t'impedisce di fare un mucchio di cose normali, sai? Anche ammazzare una zanzara o schiacciare uno scarafaggio, è proibito. Sai Baba è in grado di mettersi in contatto con ogni genere di creatura," ha detto il mio macellaio, "Compresi insetti e acari della polvere. Cazzo avranno mai da dirsi è un mistero...


"La chiamano 'Spiritualità'" ho detto io, "Per molti è una vera e propria comunione con l'Universo e la sua intera popolazione vivente


"Tipo la CNN ma senza microfoni?


"Qualcosa del genere


Il mio macellaio ha fatto una smorfia. "Qua dentro," ha detto indicandomi con un gesto della testa la scatola rettangolare, "C'è il suo solito regalo dall'India. Incenso. Il solo pensiero di accenderlo mi fa star male...Osservare quel filo di fumo che sale impestando la stanza è più di quanto uno possa sopportare senza scoppiare a ridere o ubriacarsi per non farci caso...


Ho ammesso che in fondo lo capivo. 
Certe cose, o ci credi o diventano folklore da salotto. 


"Tra l'altro," ha detto Alois, "Quel Sai Baba è uno che prende soldi, da quel che ho potuto intuire. Ti indica la via ma vuol essere pagato...Non ti fa pensare ad un casellante sull'autostrada? Magari esagero, ma credo che miracoli, oracoli e tutta quella mercanzia dovrebbero essere gratis e alla portata di tutti...Altrimenti devo pensare di avere difronte un mago che si esibisce in uno show...


"Non lo so," ho detto, "Credo siano cose che sfuggono alla nostra sensibilità. Tutto qui. Tu ed io, poi, non siamo mai stati molto portati per cose del genere...


Alois ha sorriso, affilando un coltello e piantandolo subito dopo nel petto della bestia. "Hai ragione," ha detto, "Meglio non pensarci e continuare a lavorare. A proposito: ti serve niente? Il mio karma oggi viene 25 Euro al chilo..."

lunedì 4 agosto 2008

L'ISCRITTO DI SUPERZETA BLUES VOL.3 (PIMPI SUMMER COLLECTION)

L'iscritto che non vede l'ora di non essere più un semplice iscritto 

L'iscritto che, a parte infilarsi un'insegna luminosa nel culo, le ha provate tutte per farsi notare (ma non ha ancora accantonato l'idea dell'insegna) 

L'iscritto che s'è uomo la vuole donna, s'è donna lo vuole uomo, s'è trans ci deve riflettere su un attimo... 

L'iscritto senza pudore (ma con una notevole classe) 

L'iscritto ch'è rimasto intrappolato in un topic e non riesce più ad uscirne 

L'iscritto che "A me 'sta Pimpi fa sangue, quasi quasi ci provo in MP, speriamo che i moderatori non mi scoprano..." 

L'iscritto che ricorda i bei tempi andati (e soffre per non essere andato con loro) 

L'iscritto che "Se smetto di postare adesso, dopo questo meraviglioso post, sarà un po' come smettere di giocare nel momento in cui stai al vertice?

L'iscritto che "Ho aperto un nuovo topic su Rocco Siffredi, è vero, ma è diverso da tutti gli altri perché sono io, Rocco Siffredi...

L'iscritto sperimentatore ("E se per un giorno usassimo tutti lo stesso nickname?!") 

L'iscritto che "Io a mio figlio non permetterei mai di far parte di un Forum come questo, e non solo perché è minorenne, ma anche perché lo trovo altamente diseducativo...Cambiando discorso, conoscete mica film di teens che vengono sverginate o magari inculate per la prima volta?

L'iscritto che comunque la metta non si capisce niente 

L'iscritto che lui su SZ ci sta talmente bene che ha affittato una stanza 

L'iscritto alla ricerca di sempre nuovi sondaggi (forza, Sandocan, datti da fare...) 

L'iscritto alla ricerca di se stesso (ma con tutti questi nick e questi avatar...come cazzo si fa...) 

L'iscritto che quando legge lassù a destra la scritta SuperZeta in arancione, già si sente meglio 

L'iscritto scomodo (soprattutto per chi lo deve leggere) 

L'iscritto che dovrebbe prendere ripetizioni da Donegal 

L'iscritto che si legge solo tra le righe 

L'iscritto che sogna Lilith ma non sa ancora bene come sognarla 

L'iscritto... 

L'iscritto... 

L'iscritto... 


L'iscritto che a furia di stazionare su SZ ha ormai perso la cognizione del tempo 

L'iscritto che tanto ha detto e tanto ha fatto, che si è creato il vuoto attorno 

L'ìscritto che "Io in certi topic ci entro in punta di piedi, ma in altri non posso fare a meno di calarmi pantaloni e mutande...Succede anche a voi?

L'iscritto che con la scusa della curiosità comincia ad annidarsi nella tua vita come un silenzioso parassita succhiasangue 

L'iscritto che se gli dai della "mignatta" si offende ma per i motivi sbagliati 

L'iscritto che spera sempre in un ritorno in auge della chat vocale, perché lui ha una voce che ci incanta pure i serpenti 

L'iscritto opaco 

L'iscritto che è così provocatorio che senza un litro di caffè non lo si riesce a reggere 

L'iscritto che per lui la tastiera è una sciabola 

L'iscritto paleontologo (che riesuma antichi iscritti ormai sepolti,cercando di conoscerne vita, morte e miracoli) 

L'iscritto dalle 9 alle 17 

L'iscritto che ignora le regole basilari di un blues (ossia feeling, sofferenza e poche battute) 

L'iscritto che "Potrei essere bannato per scoprire cosa si prova?

L'iscritto che i suoi, più che post sono pizzini 

L'iscritto apocrifo 

L'iscritto che attende fiducioso il prossimo raduno 

L'iscritto che torna dal raduno deluso come mai nella vita (e gli altri iscritti più di lui) 

L'iscritto che "Avete mai pensato di...Avete mai riflettuto su...Avete mai considerato che...Avete mai provato a...

L'iscritto finito sul taccuino nero della Pimpi per aver votato "Culo" nel sondaggio (adesso capisci perché la tua connessione sembra sempre così lenta e ci metti una vita ad aprire anche solo una pagina del Forum?!) 

L'iscritto che quando parla di SZ agli amici gli amici annuiscono e si alzano chiedendo permesso... 

L'iscritto... 

L'iscritto... 

L'iscritto... 


L'iscritto che "Non avevo intenzione di offendere nessuno, scusatemi...Dico davvero, se qualcuno se l'è presa mi spiace e gli chiedo scusa, ma non era mia intenzione, forse mi sono spiegato male o sono stato frainteso...Rileggendo meglio, però, sono stato sicuramente frainteso, e insomma non capisco come uno se la possa prendere quando le cose sono scritte con tanta chiarezza...Allora sei tu che non ci arrivi, sei tu che non ce la fai a capire...Fai l'offeso per un cazzo, e hai anche il coraggio di darmi addosso, tu e l'amico tuo...Teste di cazzo uguali...Ma andatevene affanculo!...

L'iscritto che quando posta è come se ci fosse un'emorragia in corso 

L'iscritto che a volte basterebbe una frase, mica un trattato 

L'iscritto che lui il porno lo guarda solo di sfuggita, giusto il tempo di capire la trama, 'ché il resto è sempre la solita solfa 

L'iscritto che aspetta l'uscita del Vangelo di SZ (di prossima pubblicazione presso questo Forum) 

L'iscritto alla perenne ricerca di un proprio stile 

L'iscritto che non abbocca ai tranelli 

L'iscritto che non possiede l'ironia di Danny (né il suo talento alla chitarra) 

L'iscritto multiforme: ieri uomo, oggi donna, domani sigile... 

L'iscritto ancora alla ricerca di un suo spazio vitale (e che per questo ha comprato un monitor più grande) 

L'iscritto che "Ho in mente un topic rivoluzionario, una cosa grandiosa, una vera bomba che farà storia..." ed è dal 2005 che ci sta pensando 

L'iscritto a prova di errore 

L'iscritto che se vuole può mettersi al basso e suonare qualcuna di queste strofe... 

L'iscritto talmente incazzoso che posta cazzate solo per potersi dare addosso 

L'iscritto che "Io posto solo al mattino molto presto e subito dopo pranzo, perciò se desiderate comunicare con me sappiatelo...

L'iscritto che "Io non capisco come si possa passare così tanto tempo davanti al pc...E prendetevela una pausa, ogni tanto!...Cazzo!, mi s'è rovesciato il minestrone sulla tastiera, porca d'una troia!

L'iscritto che se non vede qualche tetta e un po' di culi alle 7 del mattino, proprio non ce la fa a mettersi in moto 

L'iscritto che vuole ad ogni costo descriverci il decorso delle sue emorroidi (tanto il percorso già lo immaginiamo) 

L'iscritto allo specchio (ottircsi) 

L'iscritto... 

L'iscritto... 

L'iscritto... 


L'iscritto che deve stupire a tutti i costi (come se noi non avessimo un cazzo da fare tutto il giorno che stare qui a lasciarci stupire) 

L'iscritto che tutti vorremmo essere, almeno per un giorno 

L'iscritto sempre più ozioso 

L'iscritto che "Se solo lasciaste fare a me...Tutto quanto...

L'iscritto talmente innamorato di sè da lasciar invecchiare solo il proprio avatar 

L'iscritto che ha mille domande ma nessuna è quella giusta 

L'iscritto che deve sempre fare il punto della situazione 

L'iscritto in vetrina (male illuminata) 

L'iscritto che "Non so di cosa cazzo stiate parlando, però io ritengo che...

L'iscritto che entra nel Forum in punta di piedi, e dopo 3 mesi si sente il padrone 

L'iscritto ingiustamente vituperato 

L'iscritto che all'idea di un 'botta e risposta' ha in mente un'altra cosa 

L'iscritto che sembra sempre ad un comizio 

L'iscritto dispensatore di buonumore 

L'iscritto che cerca il bandolo della matassa (ma va benissimo anche una donna che ci stia) 

L'iscritto che per lui Tele Capri è come la CNN 

L'iscritto che continua a ripassare le regole del Forum, ma sono come i comandamenti: ce n'è sempre un paio che proprio... 

L'iscritto disposto a tutto, ma proprio a tutto, persino ad arrivare fino in fondo a questo blues... 

L'iscritto... 

L'iscritto... 

L'iscritto... 

L'iscritto di 

Super 

Zeta 

Blues 

...