sabato 2 febbraio 2008

D.M.


Lilith che fuma in una dolce pioggia di luce
in piedi dietro una finestra chiusa,
aspettando Canella
ad un tavolo riservato,
mentre i musicisti occupano il palco
come gentili fantasmi...

I musicisti, i musicisti...
stanno accordando i loro strumenti
in una calda penombra che odora
di risate e nicotina...

Lui si allenta un poco il nodo della cravatta,
porta il bicchiere alla bocca
in un tintinnio ghiacciato,
per non smettere di macerare l'ugola
in un bagno di gloria...

La musica si sgranchisce le ossa
come risvegliandosi da un sonno secolare,
avvolgendo l'aria in un alito soffuso
bagnato di whisky e peccato...

Lui si avvicina al microfono,
si siede sul suo sgabello,
in una mano il bicchiere e nell'altra
un pugno di sogni già belli che morti,
ma la voce, la voce è la ragione di ogni cosa,
roba da fare invidia al Padreterno...

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