domenica 20 luglio 2008

SAMIZDAT n° 24 (ovvero Al mondo non c'è nessuno come noi due tranne noi due allo specchio)

infine anche l’ape perde il suo pungiglione
e con esso tutto il resto
pagando semplicemente 
un limite biologico,
non più incredibile 
di un asino che beva
succo d’ananas da una borraccia militare
o un’Hiroshima del 2008

e così gli attori 
che perdono sangue dalle braccia e dal petto,
pura finzione eppure
buona da credere
ma tu intanto sai e giustamente
non dici

come quando la tua ragazza è lì accanto a te
seduta sopra un silenzio che conosci a memoria
e tenendo lo sguardo basso
sinceramente ti confessa
di non amarti più

e questo
per strano che possa apparire
ti ferisce ma non ti sorprende

e ti scappa un sorriso mentre vorresti spiegarle
che è proprio così che va, 
quasi per tutti,
che il solo errore 
consiste nel dirlo,

vorresti spiegarglielo però
non puoi
perché non hai il diritto di renderla
simile a te
sapendo come dappertutto ci sia
un fottuto bisogno d’innocenza e candore

e allora

le accarezzi la testa

ti alzi in piedi
sistemandoti la cintura

sospiri

facendole notare come sia sempre più difficile trovare
programmi interessanti in TV.

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